La sicurezza strutturale delle scaffalature dipende innanzitutto da un adeguato calcolo strutturale per il dimensionamento e la scelta delle stesse, regolamentato da norme ben precise. Inoltre, per garantire nel tempo la sicurezza strutturale di queste installazioni, devono essere tenuti sotto controllo una serie di possibili fattori che nel tempo possono influenzarne in modo negativo la sicurezza strutturale quali ad esempio:
- possibili urti di carrelli elevatori che possono danneggiare la scaffalatura e comprometterne la stabilità;
- caricare sulla scaffalatura pesi superiori a quelli previsti dal progettista e dal costruttore.
A tal proposito a norma UNI EN 15635:2009 ha introdotto l’obbligo di pianificare controlli e manutenzioni delle scaffalature metalliche costituite da “sistemi di stoccaggio statici in acciaio” destinati ad essere caricati e scaricati con attrezzature meccaniche e apparecchi di sollevamento motorizzato. La norma infatti si prefigge di garantire il rispetto dei seguenti punti:
- Utilizzo dei sistemi di stoccaggio secondo le loro specifiche tecniche;
- Nomina di una persona responsabile della sicurezza dei sistemi di stoccaggio (PRSES: Person Responsabile for Storage Equipment Safety);
- Esecuzione delle ispezioni e delle manutenzioni;
- Attuazione di misure di contenimento dei danni.
Per ogni tipologia di scaffalatura deve essere reso disponibile il manuale d’uso e manutenzione che contiene le principali avvertenze per il corretto montaggio ed impiego della scaffalatura. Ad esempio il manuale d’uso dovrà riportare:
- la sequenza e le modalità delle operazioni di montaggio della scaffalatura;
- le tolleranze massime ammissibili sui fuori-piombo e sui disallineamenti e le modalità di misura e controllo degli stessi durante la vita della scaffalatura;
- i riferimenti dei criteri per la sicurezza del personale adibito al montaggio, in accordo con la regolamentazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- l’obbligo di esporre in posizione visibile i cartelli di portata;
- il divieto di alterare la geometria progettata senza il consenso del fabbricante, al di fuori del campo di variazione specificato;
- la necessità di sostituzione di elementi danneggiati.
RESPONSABILITÀ DELL’UTILIZZATORE
Responsabile di tutto ciò è l’utilizzatore, ovvero il Datore di lavoro, il quale:
- deve sottoporre la scaffalatura, durante il suo ciclo di vita, a regolari ispezioni incaricando personale specializzato al fine di assicurare che ogni danno occorso sia riparato o ogni componente danneggiato sia sostituito con nuove parti identiche dello stesso produttore;
- deve dotarsi di personale addestrato all’utilizzo dei mezzi di movimentazione delle merci e capace di operare con le scaffalature garantendo la sicurezza delle operazioni;
- deve garantire la corretta esecuzione delle istruzioni dettagliate di installazione e montaggio fornite dal fornitore dell’attrezzatura di magazzinaggio sia nel caso in cui provveda egli stesso all’installazione, sia nel caso in cui si rivolga ad un appaltatore (è preferibile che l’installazione sia eseguita dal fornitore o produttore);
- deve riconoscere che sussistono implicazioni riguardanti la sicurezza in caso di alterazione della configurazione originaria della scaffalatura.
Inoltre l’utilizzatore dovrà:
- Garantire che i pallet o qualsiasi altra unità di carico siano sollevati verticalmente per posizionarli su, o estrarli da, travi portanti, traverse di supporto dei pallet, ripiani, e non siano trascinati o tirati;
- Garantire la stabilità dei carichi e dei materiali impilati;
- Evitare che il materiale immagazzinato sporga sui corridoi;
- Evidenziare la necessità o richiedere la fornitura di elementi di protezione degli scaffali ove necessario;
PRSES
La direzione aziendale deve quindi nominare una persona responsabile della sicurezza dell’attrezzatura di immagazzinaggio (PRSES) responsabile di mantenere il funzionamento in sicurezza del sistema di stoccaggio. Il PRSES individuato potrebbe coincidere con il responsabile del magazzino. Il suo nominativo deve essere comunicato a tutto il personale di magazzino. L’addetto PRSES deve essere istruito su come identificare i fornitori delle attrezzature di immagazzinaggio, contattarli e praticare l’addestramento necessario per il mantenimento dell’attrezzatura allo stato d’esercizio in sicurezza. Il PRSES deve conoscere la natura delle attività svolte all’interno del magazzino e i pericoli ad esse associati sulla base della valutazione dei rischi, nonché adottare le precauzioni per evitare o limitare tali pericoli mediante istruzioni e/o cartelli.
COINVOLGIMENTO DI TUTTO IL PERSONALE DI MAGAZZINO
Gli utilizzatori devono essere consapevoli che un danno riduce i fattori di sicurezza di progetto specificati e la capacità di carico di una scaffalatura. Un attento e regolare regime di monitoraggio e manutenzione contribuisce a sorvegliare e mitigare i problemi che ne possono derivare. Gli utilizzatori devono essere consapevoli che un crollo di tutto o parte dello scaffale danneggiato può non essere necessariamente immediato, ma può procedere lentamente in un periodo di parecchie ore o di diversi giorni. Tutto il personale addetto al magazzino deve essere coinvolto nella segnalazione tempestiva al proprio responsabile (PRSES) di eventuali anomalie qualora dovessero essere riscontrate.
IDENTIFICAZIONE E CONTROLLO PERIODICO DELLE SCAFFALATURE
Le scaffalature da sottoporre a controllo devono essere chiaramente identificate nel layout aziendale.
La norma UNI EN 15629 stabilisce che l’utilizzatore ha la responsabilità di sottoporre le proprie scaffalature a verifiche ispettive periodiche in modo da assicurare che ogni danno occorso sia riparato e che ogni componente danneggiato sia sostituito con nuove parti identiche dello stesso produttore.
L’attrezzatura di immagazzinaggio deve essere controllata regolarmente per verificarne le condizioni di sicurezza e in particolare la presenza di eventuali danni.
Le riparazioni devono essere eseguite tempestivamente e in modo efficace nel rispetto delle condizioni di sicurezza vigenti del sistema che sono alla base del progetto.
Devono essere conservate le registrazioni di tutti i danni o altri problemi di sicurezza rilevati e devono essere effettuate valutazioni ai fini della procedura di riduzione del danno.
La verifica periodica deve essere effettuata ad intervalli non superiori ai 12 mesi.
Per ogni batteria di scaffalature deve essere redatta una scheda con l’identificazione della scaffalatura, dei rispettivi dati tecnici e del prospetto/schema di montaggio.
I principali problemi strutturali da sottoporre a ispezione sono:
a) danni da urto a qualsiasi arte della struttura, in particolare danni ai montanti e ai correnti;
b) non verticalità dei montanti;
c) condizioni ed efficienza di tutti i componenti, in particolare i piedini e le connessioni corrente-montante;
d) possibili cricche di saldatura o del metallo base;
e) condizioni del pavimento dell’edificio;
f) posizione dei carichi sul pallet;
g) posizione degli accessori per la composizione dell’unità di carico sulla scaffalatura e sul pavimento;
h) montaggio della scaffalatura come da istruzioni.
Altri elementi di sicurezza che dovrebbero essere verificati sono:
i) presenza di cartelli con indicazioni di carico aggiornate;
j) nessuna posizione di immagazzinaggio deve essere sovraccaricata;
k) stabilità soddisfacente delle unità di carico;
l) dimensioni soddisfacenti delle unità di carico.
L’ispezione dovrebbe essere eseguita sistematicamente su base regolare e normalmente eseguita partendo da terra. La frequenza delle ispezioni dipende da una serie di fattori e dovrebbe essere specificata da PRSES in base alle condizioni operative.
- Resoconto immediato (personale dipendente)
- Ispezioni visive (PRSES)
- Ispezioni di un perito (almeno una volta ogni 12 mesi)
CLASSIFICAZIONE DEL DANNO
Al termine dell’ispezione deve essere rilasciato un resoconto scritto compilando apposite schede di controllo con le osservazioni e gli interventi necessari per ridurre al minimo i rischi. In tale resoconto viene riportata la valutazione e la classificazione dei danni suddivisa in 3 livelli:
- LIVELLO DI DANNO VERDE: i componenti della scaffalatura sono sicuri e idonei all’uso, la scaffalatura può essere mantenuta in esercizio; il danno deve essere registrato e monitorato; la struttura deve essere sottoposta a controllo dopo 12 mesi; se dopo 12 mesi il danno si è aggravato, il livello di danno passa al livello GIALLO.
- LIVELLO DI DANNO GIALLO: è necessario richiedere un rapido intervento di manutenzione entro quattro settimane per sostituire i componenti danneggiati; intervenire localmente; la parte di scaffalatura deve essere temporaneamente scaricata in vista dell’intervento locale proposto; se possibile provvedere alla sostituzione dei singoli componenti danneggiati o eventualmente delle intere parti interessate; tenere sotto controllo il danno; se dopo quattro settimane non si è intervenuti e se il danno nel frattempo si è aggravato il livello di danno passa al livello ROSSO.
- LIVELLO DI DANNO ROSSO: La scaffalatura deve essere immediatamente segregata per impedire danni agli operatori, mettere in sicurezza l’area e scaricare immediatamente la scaffalatura per eseguire l’intervento suggerito immediatamente. L’intervento consta di sostituzione di tutta la scaffalatura o di intere parti danneggiate.
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